giovedì 6 dicembre 2018

L'uomo che rifiutò la Guerra

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Voi non ucciderete'.


Al Signor Herman Sneider, Comandante della guardia nazionale del distretto di Midelburg.

Signore,
Ho ricevuto, la settimana scorsa, l'ordine scritto di recarmi al palazzo civico per essere, secondo la legge, incorporato nella guardia nazionale. 

Come ha probabilmente notato, io non sono venuto, e lo scopo di questa lettera è farle conoscere, con tutta franchezza e senza vane parole, che io non ho intenzione di presentarmi alla commissione. So bene che assumo gravi responsabilità, so che può punirmi e che non mancherà di usare questo diritto, ma ciò non mi spaventa. 
I motivi che mi spingono a quest'atto di resistenza passiva sono abbastanza seri per controbilanciare, ai miei occhi, le mie responsabilità.

Riconosco che non sono cristiano, e tuttavia comprendo meglio della maggior parte dei cristiani il senso del comandamento che ho trascritto in testa a questa lettera, comandamento che s'armonizza così bene con la natura e lo spirito dell'uomo. 

Essendo ancora fanciullo, mi sono lasciato insegnare il mestiere militare, l'arte di uccidere: oggi rifiuto

Soprattutto non voglio uccidere per ordine, vale a dire commettere un omicidio senza alcun motivo personale senza alcuna specie di ragione, contro la mia propria coscienza. Può citarmi niente di più degradante per un essere umano che partecipare così all'assassinio o alla carneficina?


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Io non posso né uccidere, né vedere uccidere un animale, e per non uccidere gli animali, sono divenuto vegetariano. E così, potrebbe darmi l'ordine di sparare su uomini che non mi hanno mai fatto del male? 
Perché se si insegna ai soldati l'uso del fucile, questo non è, certo, io credo, per sparare sulle foglie o sui rami degli alberi.

Lei potrebbe dirmi forse, che la guardia nazionale deve pure, e innanzi tutto, contribuire al mantenimento dell'ordine pubblico.


Ebbene, signor Comandante, se l'ordine regnasse realmente nella nostra società, se l'organismo sociale fosse realmente sano, se, in altri termini, i rapporti sociali non presentassero così chiari abusi, se non fosse ammesso che mentre un uomo si abbandona a tutti i capricci del lusso, un altro è in preda a morire di fame, mi vedrebbe in prima fila tra i difensori di quest'ordine. 




Ma io rifiuto assolutamente di concorrere al mantenimento dello stato di cose attuale, di ciò che si chiama l'ordine stabilito. 
Perché, signor Comandante, gettarsi l'un l'altro polvere negli occhi?



Sappiamo benissimo entrambi che cosa significa la conservazione dell'ordine attuale: appoggio prestato ai ricchi contro i poveri lavoratori che cominciano a rendersi conto dei loro diritti. Non abbiamo visto la parte rappresentata dalla vostra guardia nazionale a Rotterdam, in occasione dell'ultimo sciopero? 

Senza alcuna ragione, questa guardia doveva montare ore intere per proteggere le fabbriche minacciate. Può supporre un solo istante che io concorrerò alla difesa di persone che, questa è la mia convinzione sincera, non fanno che mantenere la guerra fra il capitale e il lavoro, e che sparerò su operai che agiscono nello stretto limite dei loro diritti? 

No, lei non è cieco fino a questo punto. 
Perché dunque complicare le cose? Veramente io non posso permettere che si faccia di me una di quelle guardie nazionali inchiodate nella macina della disciplina che lei ama e che le è necessaria.

Viste tutte queste ragioni - e soprattutto perché io odio uccidere per ordine - rifiuto di entrare nella guardia nazionale, e la prego di non inviarmi né uniforme, né armi, perché io sono assolutamente deciso a non servirmene.


                             Firmato: J.K. Van der Veer

lunedì 19 novembre 2018

Abbiamo perso i Diritti conquistati con fatica nel 1968

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Di Cloud's Walden:


Le masse vengono guidate come greggi, trasportate dove vogliono i pastori. le coscienze si modificano, i punti di vista cambiano a seconda del tipo di orientamento che i pastori decidono. decenni fa, un tipo di coscienza collettiva di tendenza libertaria, proveniente dall'anima del '68, aveva mosso le acque a favore di certi diritti che avevamo conquistato con lotte di piazza che sono durate molti anni, pensiamo solo all'aborto. 


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Anche all'epoca c'erano le due fazioni 'anti' e 'pro', ma vinse quella pro aborto. se oggi si vuol rimettere in discussione tutto quel che si era conquistato, se un grado elevato di oscurantismo e fascismo ha preso piede progressivamente fino a ribaltare gli orientamenti che avevamo intrapreso nei '70, è semplicemente perché, soprattutto le nuove generazioni (i nati negli anni '80), hanno subìto una formazione culturale educativa in grado di vanificare le lotte che avevamo fatto in passato e portare l'asse della coscienza collettiva sul settore autoritario, provocando il cambiamento che, noi 'vecchi', stiamo vedendo e subendo oggi. 

Questo cambiamento in senso antilibertario dimostra, oltre al resto, che in uno stato, in una società massificata e governata dall'esterno, quelli che noi chiamiamo diritti in verità non hanno mai carattere duraturo, e quindi non sono dei diritti, ma delle concessioni a scadenza. 


Forse la colpa è da ricercarsi anche nel fatto che nei '70 il valore autenticamente libertario della vita è stato messo in discussione dai 'rivoluzionari di professione' rinchiusi nell'ideologia di partito e di stato, ma una cosa rimane sempre certa: lo stato e la cultura che ne permette l'esistenza vanno abbattuti e distrutti, e questo lo si può fare soltanto distruggendoli anzitutto in noi stessi. 

Tutto il resto è solo riformismo e paura di cambiare.

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domenica 4 novembre 2018

Un libro ci rivela che anche gli animali si drogano...da millenni !

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Mucche che si cibano solo di droghe, capre che perdono i denti a furia di raschiare dalle rocce licheni psicoattivi, scimmie che si mettono in bocca grossi millepiedi per ottenere un effetto esilarante simile al popper, uccelli che si danno a enormi sbornie collettive, gatti che assumono afrodisiaci vegetali prima di copulare, fiori che ricompensano i loro insetti impollinatori con delle droghe invece che col solito nettare. 

La credenza che lo "sporco" comportamento di drogarsi sia specifico della specie umana è oramai solamente una delle tante favole inventate dall'antropocentrismo di cui è afflitta la cultura occidentale. 

Gli animali si curano. Gli animali si drogano. 
Gli animali hanno comportamenti sessuali privi di fini procreativi, inclusa l'omosessualità. Gli animali hanno una coscienza. 

Tutte affermazioni ormai supportate da un'ampia mole di dati scientifici, ma che restano inammissibili secondo i rigidi principi del behaviorismo e del darwinismo ortodosso. 


Immagine correlataIn questo libro l'autore espone i dati dell'uso di droghe nel mondo animale, e si cimenta in una dissertazione sulle motivazioni che spingono animali e uomini a drogarsi, avvalendosi anche dei nuovi paradigma scientifici quali l'Esuberanza Biologica, la Teoria del Caos, il post-Darwinismo, la Non-Località quantistica, aprendo la strada a nuove "teorie della droga", ritenute dallo stesso autore "magnificamente inaccettabili" e proprio per questo "coerentemente proponibili".

Gatti erotomani, capre caffeinomani, renne micofile, uccelli ebbri e formiche folli. Chi avrebbe mai immaginato tutto ciò? Eppure gli studi di etologia sono chiarissimi: non solo gli animali più evoluti, ma persino gli insetti vanno alla ricerca di sostanze in grado di modificare il proprio comportamento.



Così, l’etnobotanico Giorgio Samorini, ha pensato di riunire in un libro molti di questi casi di animali drogati: mucche, elefanti, gatti, renne, capre, uccelli, mosche, insetti ed altri ancora. 




Ecco per voi alcune righe estratte dal libro di Samorini:

La droga fa male, la droga è vizio, la droga è
sintomo di un disagio e di una sofferenza individuale
e sociale. Tali giudizi portano al luogo
comune, spesso sottinteso, che l'uso della droga
è un comportamento aberrante umano, peculiare
della specie umana.

A contraddire questo paradigma del pensie-
ro occidentale moderno c'è un insieme di dati,
sempre più cospicuo e incontestabile, ma che
continua ad essere sottovalutato, che dimostra
che il comportamento di drogarsi è diffuso anche

nel mondo animale. 

Ciò che poteva sembrare inizialmente un'eccezione,
Risultati immagini per animali che si drogano pdfappare ora una regola comportamentale
diffusa a tutti i livelli del mondo animale, dai
mammiferi agli uccelli, agli insetti, e l'interpre-
tazione\ questocomportamentocomeun pa~
ti colare «sintomo di malessere» non è più accettabile.
Si dovrà invece sospettare che nel comportamento
animale - e quindi umano - di assumere
droghe v'è una qualche componente
naturale; in altre parole, la droga svolge negli
animali una qualche funzione naturale non ancora

compresa.



Che tipo di droghe usano gli animali? 

Standoa quel poco che per ora conosciamo, si tratta
essenzialmente di droghe vegetali: semi, nettare
di fiori, foglie, radici, frutti fermentati, licheni,
funghi, eccetera.

Nella maggior parte dei casi, le droghe vegetali
che hanno un effetto inebriante sull'uomo
sono inebrianti anche per gli animali; ma fra le
droghe che gli animali usano intenzionalmente,
diverse non sono utilizzate dall'uomo come
tali, o sono per quest'ultimo tossiche, oppure il
loro effetto sull'uomo non ci è noto.

Le proprietà inebrianti di numerose droghe
vegetali - caffè, tè, khat, iboga, agarico muscario,
eccetera - sono state scoperte dall'uomo proprio
dall'osservazione del loro uso come droghe da
parte degli animali.

Che le droghe che hanno effetto sull'uomo lo
abbiano anche fra gli animali lo dimostra quel
folto insieme di esperimenti nei quali queste
droghe sono state somministrate alle più disparate
specie animali. Persino gli animali inferiori

subiscono gli effetti delle droghe


Dove acquistare il libro: https://www.ibs.it/animali-che-si-drogano-libro-giorgio-samorini/e/9788897109303

mercoledì 26 settembre 2018

L'ultimo Dittatore sulla Terra



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In un futuro lontano, ma non troppo, il Dittatore oscuro più famoso di tutti i tempi è finalmente riuscito a realizzare il perverso sogno di tutti i suoi predecessori: conquistare il mondo intero e sottometterlo alla sua volontà.

Il Dittatore oscuro aveva lavorato per tutta la sua vita per giungere a questo, ordinando complotti, loschi omicidi e diffondendo torture e brutalità. Alla fine, vecchio e ancora insoddisfatto decise di porre fine all'Umanità ormai ridotta ad un branco di pecore sottomesse e obbedienti che non lo stimolavano più, così raccolse una cinquantina di suoi fedeli scagnozzi armati e partì con la sua mega navicella spaziale a godersi lo spettacolo della fine dei terrestri.

Portò con sé numerose provviste per una durata complessiva di quattro anni.

Una volta giunto in orbita, il Dittatore oscuro ordinò agli scienziati della Terra, che dalla sua associazione erano finanziati e stipendiati, di avvicinare il pianeta al Sole. In quel tempo futuro la scienza aveva fatto inimmaginabili progressi, tanto da potere muovere la Terra stessa come una delle loro navicelle spaziali, non mi dilungherò a spiegarvi come potevano fare questo, mi limiterò invece a dirvi che in quel tempo la scienza era totalmente soggiogata al potere dominante e dunque, era diventata essa stessa un dogma intoccabile e nessuno osava mettere in discussione la "religione" suprema dell'uomo evoluto.


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Arriviamo al dunque, gli scienziati della Terra iniziarono a far muovere il pianeta verso il Sole ogni giorno di più, ovviamente, conoscendo le conseguenze di tale sciocco esperimento, essi operavano nell'oscurità dei loro laboratori sotterranei per non incorrere nelle potenti radiazioni e nel calore che si faceva ogni giorno più insopportabile.

Nel giro di un mese avevano avvicinato la Terra al Sole abbastanza da far prosciugare gran parte dei laghi e fiumi del mondo, facendo precipitare così la popolazione mondiale nella più terribile delle siccità.

Tre mesi dopo il calore del Sole era così insopportabile che la gente non riusciva più ad uscire di casa neppure la notte, in molti stremati morirono.

Al quarto mese gli incendi si diffusero in tutto il globo terrestre distruggendo giorno per giorno ogni minima traccia di vita, gli scienziati pentiti e preoccupati contattarono la navicella del Dittatore Oscuro chiedendo di sospendere immediatamente l'esperimento.

Il Dittatore oscuro come risposta fece esplodere i laboratori con gli scienziati dentro mentre soddisfatto osservava il pianeta ardere nell'oscurità dell'Infinito pensando: "Sono Io ora il padrone del mondo e nessuno potrà fermarmi!"

Tuttavia nella sua navicella iniziò presto a serpeggiare il malcontento una volta giunta notizia che tutti i terrestri erano morti.
Risultati immagini per navicella spazialeAlcuni militari borbottavano tra loro di aver perso per sempre i loro cari, le loro mogli, i loro figli e giunsero per la prima volta in vita loro ad un barlume di coscienza, era anche causa loro la morte dei loro cari, poiché avevano obbedito stupidamente ad ogni ordine ingiusto ed ora anche al più immorale.



Covarono così vendetta e assassinarono a sangue freddo il Dittatore oscuro che ora aveva perso tutto, si dice che quel giorno la sua anima nera e spaventosa uscì dal suo corpo martoriato dalle coltellate e cercò subito rifugio nell'Universo, ma ogni più piccolo atomo la rifiutava, i militari nel frattempo coscienti di non poter vivere per sempre sulla navicella decisero di lavarsi dai loro peccati, dirigendo la navicella verso la Terra incendiata nella speranza di unirsi ancora ai loro cari e in un'esplosione sparirono.

venerdì 7 settembre 2018

Parla un Indiano: "La civiltà moderna mi è stata lanciata addosso, ma non ha aggiunto un briciolo al mio amore per la verità"






Capo Sioux: 10 Frecciate sulla Civiltà Moderna

Luther 'Orso in Piedi' fu un capo della tribù degli Oglala Lakota (Sioux) e si distinse - con altri nativi americani come Charles Eastman, Alce Nero e Gertrude Bonnin - per via degli studi e le denunce circa la frattura provocata nelle civiltà indigene delle Grandi Pianure dalla diffusione del pionierismo europeo.

Cresciuto nella tradizione del proprio popolo fino all'età di undici anni, studiò poi presso la Industrial Carlisle Indian Boarding School of Pennsylvania, dove apprese la lingua e lo stile di vita inglese (Benché sia un punto di riferimento storico nazionale, la scuola Carlisle resta a tutt'oggi oggetto di polemica tra i nativi americani.)

Tuttavia, come nel caso dei suoi connazionali appena menzionati, le sue radici indigene restarono assai profonde, il che fece di lui una rara incarnazione del concetto di 'ponte' tra culture diverse. La sua esperienza nel mondo dell'uomo bianco non fu priva di successi (recitò anche a Hollywood), tuttavia la vera eredità che lasciò ai posteri - vera missione della sua vita - fu quanto fece a tutela della propria cultura di provenienza. 



Risultati immagini per Luther 'Orso in Piedi'Al momento della sua morte aveva pubblicato quattro libri ed era diventato leader di primo piano del movimento per la tutela del patrimonio culturale e la sovranità dei nativi americani, finendo per essere considerato una delle voci più autorevoli nella divulgazione della cultura indiana tra gli uomini bianchi.


Di seguito elenchiamo dieci citazioni di Luther Orso in Piedi che potrebbero disturbare alcune diffuse convinzioni circa la civiltà 'moderna.'







1. Le lodi, l'adulazione, i modi esageratamente affettati, le parole altisonanti, sono estranee all'idea di gentilezza della cultura Lakota. Simili modi eccessivi sono visti come insincerità, e l'oratore prolisso è considerato maleducato e sconsiderato. La conversazione non viene mai avviata da una sola persona, o con modi sbrigativi.

2. Ai fanciulli viene insegnato che la vera gentilezza si esprime attraverso le azioni, piuttosto che le parole. Ai bambini è proibito di passare tra il fuoco acceso al centro di un convivio e le persone più adulte o gli ospiti seduti intorno ad esso. I bambini non possono parlare mentre gli altri parlano, né possono permettersi di prendere in giro le persone storpie o sfigurate. (Oggi invece c'è un vero e proprio odio verso gli sfortunati nella società civilizzata", frutto di una cattiva educazione)

Se un bambino sconsideratamente si comporti nei modi anzidetti, un genitore, a voce bassa, lo rimette subito in riga.



Risultati immagini per Luther 'Orso in Piedi'3. Il silenzio è molto significativo tra i Lakota, e trascorrere qualche momento in silenzio prima di parlare è il nostro modo di osservare la regola per cui il pensiero deve venire prima del discorso. 

Anche in mezzo alla sofferenza, la malattia, la morte o la sfortuna di qualsiasi tipo, il mantenimento di un grande silenzio è indice di rispetto. 
E' a causa della stretta osservanza di questo principio di buona condotta che l'uomo bianco ci ha affibbiato la falsa etichetta di stoici (insensibili, indifferenti - n.d.t.). Di conseguenza i Lakota hanno giudicato l'uomo bianco: stupido, indifferente e insensibile.


4. Non crediamo che le grandi pianure, le belle colline, i torrenti tortuosi siano 'selvaggi.' Solo per l'uomo bianco la natura è 'selvaggia' e 'infestata' da bestie e genti 'selvagge.' Per noi al contrario è l'uomo bianco ad essersi fatto addomesticare. La Terra è abbondante e siamo circondati dalla benedizione del Grande Mistero.

5. Tra noi vige il principio reale ed attivo della parentela tra tutte le creature della terra, del cielo e dell'acqua. Nel mondo animale si è manifestato un sentimento fraterno che ha fatto si che la tribù dei Lakota potesse conviverci in sicurezza.

6. Questa visione circa la interconnessione di ogni forma di vita ha dotato i Lakota di un sentimento di costante amore verso la natura. Ha riempito il loro essere con la gioia ed il mistero della vita; ha insegnato loro il rispetto per la vita, perché tutte le cose hanno pari importanza nello schema dell'esistenza.

7. E' un bene che la pelle nuda tocchi il suolo. 
Agli anziani Lakota piace sfilarsi i mocassini e camminare a piedi nudi sulla terra sacra. Il vecchio indiano continua a vivere sulla terra, anziché spostarsi verso l'alto ed il lontano, dissipando energie. Sedersi o sdraiarsi sulla terra lo aiuta a pensare più profondamente e a percepire più acutamente. Egli può vedere con più chiarezza nei misteri della vita e sentirsi più in parentela con le altre vite che lo circondano.

8. Tutto possiede personalità, anche quando differisce da noi nella forma. La conoscenza è insita in ogni cosa. Il mondo è come una biblioteca, i cui libri sono le pietre, le foglie, l'erba, i ruscelli, gli uccelli e gli animali che hanno condiviso con noi, allo stesso modo, le calamità e le benedizioni della terra. Abbiamo imparato a fare ciò che può apprendere solo lo studioso della natura, cioè a sentire la bellezza. Non abbiamo mai inveito contro le tempeste, i venti furiosi e le gelate mordaci delle nevi. Il nostro compito è adattarci, profondere più sforzi ed energie, senza lagnarci.

9. ... il vecchio Lakota era saggio. 
Sapeva che il cuore di un uomo se condotto lontano dalla natura, diventa difficile; sapeva che l'assenza di rispetto per la coltivazione, la frenesia per le cose immediate, avrebbe portato all'assenza di rispetto per gli altri esseri umani. Così egli teneva i suoi figli sempre a stretto contatto con l'influenza della natura.

10. La civiltà moderna mi è stata lanciata addosso, ma non ha aggiunto un briciolo al mio amore per la verità, alla mia onestà e alla mia generosità.


Traduzione a cura di Anticorpi.info


Fonte: http://www.anticorpi.info/2015/09/capo-sioux-10-frecciate-sulla-civilta.html

domenica 20 maggio 2018

LA STORIA DEL ROBIN HOOD ITALIANO: rubava ai ricchi per aiutare il popolo


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Il 17 Maggio 2018 si è spento un eroe italiano rimasto pressoché sconosciuto al grande pubblico:

Era l'Italia dei primi anni del secondo dopoguerra. 
A Milano, come nel resto della penisola, la popolazione lottava anche con la miseria lasciata dalla guerra e dal fascismo. 

L'Isola era uno dei quartieri più poveri del capoluogo, posizionata giusto a ridosso della stazione Garibaldi. Ed erano in molti, all'Isola, ad attendere i colpi di un noto rapinatore per poter avere un tozzo di pane. 

Ezio Barbieri non era infatti un rapinatore qualunque.



"Non potevo più vedere mia madre che per un pezzo di pane doveva fare sacrifici enormi. 

Non potevo sopportare le ingiustizie, una volta un mio conoscente fu condannato da un giudice a una pena severissima per avere venduto pane alla borsa nera. 

Al giudice feci una sorpresa a casa. 
Mi presentai in uniforme e dissi di essere stato incaricato di effettuare un controllo: assieme a due amici ripulii la casa da enormi quantità di viveri e gioielli" 



Risultati immagini per Ezio BarbieriPer lui il furto non era avidità, ma giustizia e redistribuzione per il popolo, per la sua gente. E senza mai lasciare vittime: si è spesso vantato di non aver mai ucciso, nonostante non esitasse a sparare ed ad utilizzare bombe a mano per seminare i poliziotti. 

Le sue rapine erano imprevedibili: finti posti di blocco, travestimenti e - secondo alcuni - una donna nuda per distrarre il personale di una banca. Una volta messo in saccoccia il bottino, dritti all'Isola ad aiutare chi faceva la fame.

La sua sete di rivolta non si placa neanche dopo l'arresto nel febbraio 1946: due mesi dopo scatena infatti una delle maggiori rivolte carcerarie italiane a San Vittore che gli costerà 30 anni di carcere duro. 

Nel 1971 esce di prigione e diventa un commerciante a Barcellona Pozzo di Gotto, vicino Messina. Vive una vita tranquilla fin quando non diventa, suo malgrado, protagonista de "La Pasqua Rossa" di Bevilacqua, ricevendo attenzioni che non hai mai particolarmente apprezzato. 

Si è spento il 17 maggio 2018. 

E noi lo vogliamo ricordare, insieme a tutti coloro che, prima e dopo di lui, furono delinquenti secondo lo Stato, ma eroi per il popolo.

domenica 6 maggio 2018

Quel telescopio vaticano di nome "Lucifer" che andrà a profanare il sacro Monte degli indiani Apache

LUCIFER: IL TELESCOPIO VATICANO SUL MONTE SACRO AGLI INDIANI APACHE


Articolo di mondoturista.com:
Un viaggio in Arizona sulla scia della ferma convinzione di voler essere viaggiatori e non turisti, di voler fare del viaggio un’occasione di crescita spirituale e personale, un’occasione di espandere la propria conoscenza.

Si decide di partire per l’Arizona per svariati motivi, dai più effimeri e legati al mito cinematografico dei western, passando per la volontà di vedere la maestosità del Grand Canyon e della Death Valley, fino ad arrivare alla curiosità di “toccare con mano” ciò che rimane della cultura dei nativi americani Navajo e Apache.

Non è solo questo che troverete nel più affascinante Stato degli Stati Uniti d’America.

E’ infatti nota a pochi la presenza di un osservatorio astronomico Vaticano (il VATT: Vatican Advanced Technology Telescope) sulla sommità del Monte Graham, il monte sacro della tribù Apache, che si è vista invasa, per l’ennesima volta, anche dallo Stato più piccolo e potente al mondo.

Le due stranezze che saltano subito all’occhio sono la sua targa inuagurativa, intitolata a Giovanni Paolo II e  il nome scelto per l’imponente osservatorio: “LUCIFER“.


Risultati immagini per Monte Graham LUCIFERLa Santa Sede dice che è stata una scelta obbligata poiché si tratta dell’acronimo di” Large Binocular Telescope Near-ifrared Utility with Camera and Integral Field Unit for Extragalactic Research”, ciò non toglie, che suona alquanto particolare come nome di una struttura vaticana, che studia le stelle e i pianeti lontani, su un monte sacro alla religione animista degli Apache, in una terra in cui si è sempre discusso sulla veridicità o meno di continui avvistamenti alieni.


Il monte Graham si trova vicino a Tucson, nei pressi della riserva Apache San Carlos. Con i suoi 3.200 metri di altezza è una delle cime più alte dell’Arizona. Nella lingua nativa, si chiama Dzil Nchaa Si’an, la grande montagna seduta, a causa del suo profilo particolare.


Risultati immagini per Monte Graham apacheQui sono sepolti gli antenati degli Apache, qui i “medicine-men” raccolgono erbe per la terapeutica; qui gli sciamani Apache celebrano i riti sacri.

La prima domanda che bisognerebbe porsi, non è tanto “perchè gli astronomi gesuiti hanno profanato un luogo sacro, infliggendo ai nativi Apache l’ennesima pena,… l’ennesimo sopruso?”,

ma ci si dovrebbe soprattutto chiedere “Cosa può aver giustificato un tale scempio, una tale occupazione usurpativa e crudele da parte di uomini di fede, autorizzati, ovviamente, da tutti i Papi, che in questi 20 anni si sono succeduti?”.

A onor del vero, bisognerebbe riflettere anche sulla scelta del luogo, perchè si è oltrettutto rivelato non idoneo per un osservatorio. Il sito infatti presenta una visibilità scarsa e inadatta all’osservazione astronomica.

La scelta del nome Lucifer, poi, è la ciliegina su una torta dal retrogusto già di per sé molto amaro.

Lucifero, il nome del demonio, demonio che in realtà era un angelo caduto dal cielo… che in molti culti legati all’esoterismo viene ritenuto un dio o addirittura un alieno venuto da un altro pianeta, per colonizzare la Terra e gli esseri che la popolavano.




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Analogie con queste “superstizioni” o eresie, se pur probabilmente assurde, nascono in ogni caso spontanee e spontanee sono le conseguenti domande che le persone si pongono di fronte alla realtà dello spreco di denaro ecclesiastico, del voler occuparsi di astronomia a tutti i costi (anche a quello della libertà religiosa e di pensiero di un popolo da secoli già martoriato da ingiustizie e profanazioni), da parte di uomini che per loro vocazione e scelta dovrebbero solo occuparsi degli aspetti spirituali della vita, lasciando scienza e ricerca ad altri.

Altra informazione da tenere in conto per poter trarre le proprie conclusioni sull’intera vicenda della realizzazione di quest’opera, è che dopo le proteste inoltrate dagli Apache al Papa, il Vaticano ha inviato degli esperti sul posto, i quali hanno decretato che il luogo “non è sacro”.

A capo di questi esperti il gesuita Padre Coyne, che pare abbia dichiarato: “la volontà degli Apache a difendere la montagna è un tipo di religiosità che deve essere soppressa con tutta la forza che si riesce a radunare”. (cit)


Risultati immagini per indian apachePer chi non lo sapesse, il Vaticano si occupa di astronomia da moltissimo tempo. A Roma, precisamente a Castel Gandolfo, l’Osservatorio Astronomico, o Specola Vaticana, è un istituto di ricerca scientifica direttamente dipendente dalla Santa Sede; esso fa capo al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e può essere considerata uno degli Osservatori astronomici più antichi al mondo.

La sua origine infatti risale a quando Papa Gregorio XIII fece erigere in Vaticano nel 1578 la Torre dei Venti e vi invitò i Gesuiti astronomi e matematici del Collegio Romano a preparare la riforma del calendario promulgata poi nel 1582. 

Da allora, con sostanziale continuità, la Santa Sede non ha cessato di manifestare interesse e di dare il proprio appoggio alla ricerca astronomica.



Da decenni si svolge una battaglia per la difesa del monte Graham che vede insieme tribù indiane, movimenti ecologisti e organizzazioni di tutto il mondo. Persino gli operai dell’Ansaldo di Milano sono entrati in sciopero e, in segno di protesta contro il progetto, si sono rifiutati per molti mesi di partecipare alla costruzione del telescopio italiano. 

Il progetto, tuttavia, è stato solo rallentato, ma non bloccato.


Fonte: https://www.mondoturista.com/lucifer-il-telescopio-vaticano-sul-monte-sacro-agli-indiani-apache/

sabato 3 marzo 2018

Perché anche le nuove generazioni rimpiangono gli Anni 90 ?

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Nel 2020 saranno passati esattamente 20 anni dalla fine dei gloriosi e intramontabili Anni 90, Perché questo decennio non solo è rimasto inciso nel cuore di chi li ha vissuti quegli anni, ma ha anche conquistato tutte quelle nuove generazioni che quegli anni non li hanno vissuti?

La risposta è semplice, la Nostalgia è contagiosa e gli Anni 90 sono stati conservati fino ad oggi grazie ai racconti di "Si stava meglio ieri..." Ma è proprio così?

Si, è proprio così! Chi ha vissuto a cavallo degli Anni 90 può fare un netto confronto con gli Anni 2000, tecnologicamente avanzati, ma "umanamente" decadenti rispetto al passato.

Si oggi abbiamo tanta tecnologia, un mare di tecnologia, siamo letteralmente circondati da maxi schermi, da luci, da suoni, eppure ci sentiamo infelici, insoddisfatti della vita e...di noi stessi.

Oggi per muovere il mondo basta la pressione del nostro dito sullo schermo, ieri c'era attesa, tanta attesa: si attendevano giorni per sviluppare un rullino fotografico, si attendevano ore per ascoltare la nostra musica preferita alla radio, si attendevano i risultati sportivi la sera alla tv, e si attendevano con ansia gli sms dei nostri amati, la funzione "visualizzato" non esisteva.



Ma gli Anni 90 per gli italiani rappresentavano anche l'ultimo decennio di vera libertà, quella che i giovani d'oggi, mi dispiace tantissimo per loro, non conosceranno mai. E quella libertà era salire in tre nello stesso motorino mentre si percorreva avanti indietro il proprio paesello senza una vera metà. 

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Si girava tanto per girare e in quel girare a vuoto, spesso con il casco sollevato per non schiacciare i capelli alzati con il gel, c'era tutta la felicità di questo mondo: l'aria fresca sulla faccia, il profumo degli alberi in fiore, la consapevolezza di essere giovani sani e belli e le mani di lei che si stringevano sui tuoi fianchi mentre ruotavi l'acceleratore.

Negli Anni 90 quando gli agenti ti fermavano con il motorino elaborato, bastava rispondere loro con educazione per essere lasciati andare, oggi spesso basta una freccia fuori posto, un'adesivo di troppo per vederti sequestrate il motorino.

Gli Anni 90 erano anche la fase del boom economico, ed un padre di famiglia con un lavoro regolare riusciva a mantenere moglie e due figli in tutta tranquillità e con qualche anno di lavoro all'estero si costruiva ancora casa senza spendere una fortuna! Oggi prova tu solo a vivere in affitto e riuscire a pagare le bollette allo stesso tempo in una casetta di 3 metri quadri, è praticamente impossibile, ci hanno tagliato le ali! 

Risultati immagini per anni 90Ma Anni 90 significano anche 883, Gigi D'Agostino, gli Eiffel 65, la techno, la mitica Dance, le discoteche aperte anche le domeniche pomeriggio, non come oggi che non sappiamo mai che cazzo fare. 

La musica allora parlava di noi, dei nostri dubbi delle nostre passioni, era sia nostalgica che melodica, i ritmi erano in armonia con il testo, non come la commerciale di oggi buona solo quando sei talmente ubriaco da ballare qualsiasi cosa.



Ma allora perché anche le nuove generazioni rimpiangono gli Anni 90 pur non avendoli vissuti? 



Perché desiderano il calore e l'affetto che si andava creando in quegli anni, perché oggi siamo tutti amici da tastiera, 5000 amici, un milione di "mi piace" ma ci sentiamo spesso soli come cani, viviamo attimi di euforica celebrità grazie ad una foto appena pubblicata per sprofondare dieci minuti dopo nella noia esistenziale più profonda, la verità è che ci siamo riempiti tutti di Ego come polli invece che amare il nostro prossimo.


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Gli Anni 90 erano diversi, gli approcci stessi erano diversi, nel sesso eravamo molto più imbranati di oggi e tecniche e posizioni si imparavano a "passaparola". Il sesse era sesso, non perversione, non andavano di moda manette, catene e sadomaso ma il puro e semplice piacere di farlo.

Nell'amore invece davamo tutto, eravamo ancora dei romanticoni, dei sognatori e non vedevamo l'altro come un oggetto come spesso accade oggi, certo non eravamo nemmeno noi perfetti, le corna e i tradimenti esistevano anche ai nostri tempi, gli amici falsi pure, ma allora si osava chiedere scusa con più frequenza di adesso.


In quegli anni devo dire che non c'erano tanti suicidi tra i giovani come oggi, al contrario c'era una spiccata voglia di vivere e scoprire il mondo, ma allora trasmettevano ancora cartoni animati educativi che insegnavano dei valori, non come quelli di oggi, demenziali sotto ogni punto di vista. 

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Noi siamo cresciuti con l'Uomo Ragno, con Batman, con Robin Hood, i Puffi, Hercules...tutte storie che insegnavano i valori della vita, l'aiutare i più deboli di noi, sempre, l'avere il coraggio di affrontare i cattivi e sconfiggerli, il salvare le persone in pericolo, ma i cartoni di oggi che insegnano? 

Sembrano avere il solo scopo di rincoglionire i futuri adolescenti rendendoli deboli e apatici. E' una mia idea?


Cosa manca ai giovani d'oggi per essere felici? 

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Manca la spensieratezza, quella spensieratezza che alla base del buon vivere. Sinceramente, il mondo di oggi cosa offre alle nuove generazioni? 

Telefonini ultratecnologici, un sacco di divieti, stage formativi dove ti sfruttano facendoti lavorare gratis, una cultura basata sul profitto e mai sulla felicità, un futuro di mutui, tasse, prestiti e debiti infiniti...è normale che la gente scoppi, cada in depressione e si suicidi.

Questo mondo corre troppo e non permette più a nessuno di essere se stesso, di scoprirsi e di realizzarsi, no, fanno di noi delle orrende fotocopie. 





Ma allora erano gli Anni 90 ad essere speciali?


...No, eravamo noi ad essere speciali e lo possiamo essere ancora oggi, anche più di ieri, gli Anni 90 non torneranno mai più, questo è certo, ma noi possiamo dare il via ad altrettanti decenni memorabili ed unici, l'ingrediente segreto? L'amore per il prossimo.

Preferire l'essere all'apparire a tutti i costi.

Magari iniziamo a salutarci un pò più spesso, anche tra sconosciuti...

Magari rispondiamo ai messaggi di quella persona che non ci piace, così, giusto per educazione...

Magari iniziando ad essere più umili ed educati.

Magari iniziamo a truccarci di meno e parlare di più, allora forse i sabati sera risulteranno anche a voi meno noiosi.

Magari iniziamo a rivedere le nostre automobili come tali e non come ville con le ruote dove bisogna stare attenti anche a come ci si siede.

Magari la domenica torniamo a fare qualche pic-nic all'aria aperta invece di affollare inutilmente i centri commerciali.

Magari iniziamo a fare visite a sorpresa ai nostri amici.

Iniziamo ad immettere allegria nei nostri paesi, nelle nostre città e allora forse ci appariranno meno grige del solito.

Quello che ci serve ora non sono nuovi telefoni, nuove macchine, nuovi posti di lavoro o nuove tecnologie, quello che ci occorre oggi sono nuove idee, nuovi modi di vivere, più alberi in città, meno copyright e più condivisione, più calma, più rilassamento, più amore per il prossimo, più compassione, più semplicità, più vita...


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giovedì 22 febbraio 2018

ENNESIMO ATTACCO ALLA VERITA'! Perquisita la casa del Dottor Montanari.

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La mattina del 22 Febbraio 2018 nella pagina Facebook del Dottor Stefano Montanari viene pubblicato il seguente messaggio:



QUESTA MATTINA DALLE ORE 8:30 LA GUARDIA DI FINANZA STA PERQUISENDO L'APPARTAMENTO DEL DOTT. STEFANO MONTANARI E DELLA DOTT.SSA ANTONIETTA GATTI. IN SEGUITO SARA' PERQUISITO IL LABORATORIO NANODIAGNOSTICS, OVE VERRANNO SEQUESTRATI TUTTI I COMPUTER E I DOCUMENTI IN POSSESSO. 

PERTANTO, AL MOMENTO I DOTTORI GATTI E MONTANARI SONO COSTRETTI A SOSPENDERE TUTTE LE ATTIVITA' RELATIVE AI LORO STUDI, COMPRESE CONFERENZE, CONSULENZE E ANALISI, E A RINVIARLE IN DATA DA DEFINIRE.





 Per chi non lo conoscesse Montanari è un laureato in farmacia che assieme alla moglie Antonietta Gatti – laureata in fisica ed esperta di Undici Settembre, Balcani e nanoparticelle – da anni conduce una battaglia contro le sostanze contaminanti contenute all’interno dei vaccini.

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giovedì 15 febbraio 2018

Trovato morto il naturopata che si schierò contro vaccini e case farmaceutiche (98°caso in pochi anni)


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Trovato morto il naturopata che si schierò contro Big Pharma e le vaccinazioni obbligatorie:




Traduzione dal sito healingoracle.ch:

E ‘con grande tristezza che annunciamo la morte di un altro medico olistico morto pochi giorni fa, il che lo rende 98esimo fino ad oggi. Il dott. Winer era piuttosto un pioniere, autore, conduttore radiofonico e guaritore.


>Erin Elizabeth di Healthnut News ha riferito pubblicamente di circa 80 dottori olistici morti, tuttavia ce ne sono stati almeno altri 18, le cui vite sono state prese tristemente in Messico. Ringraziamo tutti Erin per aver reso pubblico e aver allertato su queste tragiche morti. Abbiamo usato un post di Erin Elizabeths per aiutarci a scrivere questo.

Il dottor Winer è il 98esimo medico olistico che lottava contro la multinazionale farmaceutica Big Pharma, a morire in circostanze sospette negli ultimi anni, poiché la comunità dei medici che tentano di lavorare al di fuori degli Harmaceuticals, minacciando così i loro profitti, vengono sradicati.


Dottor Winer era noto in Florida per le sue tesi contro l'obbligarietà dei vaccini: http://www.neonnettle.com/news/3299-another-anti-vaccine-holistic-doctor-found-dead


Citazione diretta di Erin Elizabeth: ” Sembra che il dott. Winer sia partito martedì per un viaggio con un amico o per incontrare qualcuno per il Ringraziamento, e non sia mai tornato a Pittsburgh “, secondo un amico personale.



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Erin Elizabeth: “Il mio amico sabato dopo il Ringraziamento, era scomparso e avevamo tanta paura” Citazione diretta di Erin Elizabeth: “Allora oggi la mia [famiglia, nome nascosto] era in ufficio e hanno confermato che è stato trovato ieri come un “John Doe” in ospedale e hanno tirato la spina. Nessun ID su di lui. Niente . ”



Erin Elizabeth: “Il mio (parente nel suo ufficio) ha detto che era tutto fuori dall’ordinario mentre si registra, non sbaglia mai. 
Era un dottore amato a Pitttsburgh e parla spesso contro i vaccini . “

Il Dr. Winer fu uno dei principali pionieri dell’America nella medicina naturale e dedicò la sua vita alla promozione di cure naturali. 

Ha incoraggiato i suoi pazienti e i suoi seguaci ad evitare i prodotti tossici di Big Pharma.

Tuttavia Big Pharma e i media mainstream hanno cospirato per imbrattare e screditare la sua pratica olistica, e ha anche lavorato straordinariamente per decenni per perseguitare l’MD olistico nel tentativo di cacciarlo dal mercato.


Risultati immagini per big pharmaOltre ad insegnare in tutti gli Stati Uniti, il Dr. Winer è apparso su migliaia di programmi radiofonici e televisivi a Pittsburgh, in Pennsylvania e in tutto il paese. Critico prominente e schietto di Big Pharma, il Dr. Winer ha ospitato 31 programmi radiofonici settimanali trasmessi in Pennsylvania, West Virginia e Ohio.

Era anche l’autore di libri popolari, audio e videocassette e innumerevoli articoli sulla salute naturale. È stato istruttore di nutrizione in un’università, nonché istruttore di fitness in un college universitario e, fondatore e direttore del Winer Wellness Center di Pittsburgh, in Pennsylvania.

Ci sono pochi, se non nessuno, nel campo della medicina olistica in questo paese con la sua vasta conoscenza, esperienza, attitudine e con il suo impegno sincero ed etico ad aiutare gli altri.

Abbiamo perso così tanti guaritori olistici negli ultimi due anni. 
La maggior parte dei casi sono stati spazzati via dalle autorità al momento, tuttavia alcuni casi sono stati riaperti e ora vengono indagati come omicidi.





È tempo di riconoscere l'inquietante numero di morti all’interno della comunità medica olistica.




Erin Elizabeth: Abbiamo parlato con qualcuno di cui sono sicuro al 99% fosse un parente e spiegano che il dottor Winer è stato trovato su un marciapiede. 

Al ritrovamento non aveva un documento di identità. 
Così è stato portato come un John Doe e dicono che ha avuto un attacco di cuore. Mancava da giorni, ma non sapevano dove fosse. Sembra che non abbia mai ripreso conoscenza, ma i parenti locali sono stati in grado di arrivarci prima che morisse tenendogli la mano, pochi giorni fa.





Hanno detto che il medico legale ha ritenuto che non c’era bisogno di un’autopsia...






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Ci sono altri casi che riguardano i nostri amici intimi e colleghi di lavoro. Un esempio potrebbe essere il famoso Dr e amico personale e collega di lavoro, il dottor Jeff Bradstreet

Gli hanno sparato due volte al petto e poi lasciato morire, il dottor Bradstreet e io abbiamo lavorato a stretto contatto con l’autismo e il cancro, stavamo lavorando con GcMaf al momento del suo omicidio, i nostri risultati erano superiori a quello che ci aspettavamo.

Siamo veramente dispiaciuti per la perdita di una grande vita e per i 97  dottori che tristemente lo hanno preceduto.


- Trovato morto anche il Dottor Clive Bridgham, 67 anni, trovato assassinato nella sua casa:http://www.neonnettle.com/news/3600-84th-holistic-doctor-fighting-big-pharma-found-murdered



Fontehttps://koenig2099.wordpress.com/2018/02/13/98esimo-dottore-olistico-trovato-morto-e-nessuno-sembra-fare-domande/

mercoledì 7 febbraio 2018

L'Anarchia primitiva degli indiani Inut, un popolo senza padroni e gerarchie

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“Così tra gli Inuit non esiste uno Stato che faccia uso di forza sui componenti, nessun governo per limitare la loro libertà d’azione. Dovunque esista una comunità, essa è costruita sulla base del libero accordo tra persone libere;” 

Birket-Smith


Gli indigeni nativi dell’Artico nordamericano, conosciuti più semplicemente con il nome di Inuit (parola che in lingua inuktikut significa “uomini”), possono essere presi come esempio di quella che l’antropologo E.Adamson Hoebel definisce “anarchia primitiva” e di quelle che Harold Barclay, altro antropologo, definisce come comunità di cacciatori-raccoglitori che organizzano la propria vita sociale sulla base di un egualitarismo diffuso.

Gli Inuit, così come la maggior parte dei popoli di cacciatori-raccoglitori, si organizzavano tradizionalmente in comunità o gruppi formati da poche decine di individui. 

Per parlare dell’organizzazione sociale di questo popolo indigeno è corretto utilizzare il concetto antropologico di banda, ossia un gruppo territoriale che solitamente tende ad essere composto da meno di un centinaio di individui, i quali, nella maggioranza dei casi, sono legati l’uno all’altro attraverso legami di consaguineità. 


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All’interno di ogni banda, in accordo con quanto sostenuto dall’etnologo danese Birket-Smith, si può notare sempre la presenza di un individuo che generalmente viene riconosciuto dagli altri componenti come “primo fra gli uguali” e che, sempre in accordo con le ricerche dell’etnologo danese, tra le comunità eschimesi del Canada settentrionale viene definito come “colui che pensa” (isumataq in lingua inuktikut), indicando in questo modo il suo ruolo di guida. (in questo caso non si parla di ruolo politico, ma di Saggio, ovvero un leader che non agisce per il bene proprio, ma per il bene di tutta la comunità)

Questo “primo fra gli uguali” rappresenta quindi la manifestazione della leadership (e non dell’autorità sia chiaro) all’interno dell’organizzazione sociale e politica del popolo Inuit; ma come si fa ad ottenere questa status? 


Risultati immagini per indiani inuitLo status di “primo fra gli uguali” è raggiungibile da chiunque all’interno della comunità Inuit; è però fondamentale al fine di essere riconosciuto come il leader della banda mostrare abilità in tutte quelle attività essenziali alla sopravvivenza in un clima e in un territorio estremo come quello Artico: saper cacciare, saper sfruttare le risorse locali e saper costruire un rifugio. 

Come già accennato sopra però lo status di “primo fra uguali” non incarna in nessun modo la figura dell’autorità, in quanto quest’ultima presumerebbe la divisione sociale in chi comanda e chi obbedisce, rendendo di fatto impossibile l’esistenza stessa della società Inuit fondata sul principio dell’egualitarismo diffuso tra i propri membri: dove c’è autorità c’è gerarchia sociale tra dominati e dominanti, indi per cui la società cessa di essere indivisa e scompare l’egualitarismo.

All’interno della società Inuit infatti si può notare la quasi totale assenza di qualcuno che può essere individuato come “sovrano”, ossia una persona che incarna l’autorità e che accentra il potere nelle sue mani pretendendo l’obbedienza della comunità attraverso il monopolio dell’uso della forza (caratteristica strutturale per l’esistenza dello Stato). 


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Il “primo fra gli uguali” può essere definito utilizzando il concetto, ampiamente presente negli scritti di Pierre Clastes, di “capo senza potere”, ovvero un capo che obbedisce alla comunità e che è costantemente sotto la sorveglianza di quest’ultima in modo da impedire l’emergere di tendenze autoritarie del capo e di conseguenza della divisione sociale tra chi governa e chi obbedisce.

Nelle comunità Inuit la leadership si può quindi definire come informale; questa situazione di “anarchia primitiva” si manifesta all’interno delle comunità nella modalità con la quale vengono prese le decisioni comuni. 

Difatti all’interno di una comunità le questioni principali vengono discusse in assemblee orizzontali orientate sempre alla ricerca del consenso unanime dei partecipanti; l’unanimità ricercata, oltre ad essere chiaramente conseguenza dell’assenza di autorità e dell’egualitarismo fondante la società Inuit, rappresenta perciò l’unica modalità con la quale questo popolo prende le decisioni comunitarie, rigettando al contempo la logica della delega e quella dell’obbedienza ad un “capo”. 

Inoltre, come già detto, tutte le posizioni di leadership sono raggiungibili da qualsiasi individuo della comunità inuit e questo sottolinea nuovamente il carattere fortemente egualitario dell’organizzazione sociale di questo popolo.


Risultati immagini per indian inuitUn ultimo fondamentale esempio che ci aiuta a evidenziare in modo ancora più marcato questo carattere profondamente egualitario della società inuit è ravvisabile sicuramente nell’alta considerazione della donna. 

Se all’interno della società inuit è assolutamente vero che una donna non può essere completamente considerata pari ed uguale a un uomo, è altrettanto innegabile che la donna inuit gode di maggiore libertà e influenza rispetto al suo ruolo in altre società umane. 

Sopratutto per quanto riguarda la sfera economica di questo popolo di cacciatori-raccoglitori, la donna ricopre un ruolo fondamentale, ossia quello di provvedere all’approvvigionamento della comunità principalmente attraverso attività di raccolta. 





Il ruolo sociale della donna inuit risulta quindi essere fondamentale per la sopravvivenza stessa della comunità e della società. 




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Si starebbe commettendo un gravissimo errore sostenendo che l’alta considerazione della donna nella società inuit derivi unicamente dal ruolo economico che essa ricopre; difatti l’importanza del rispetto dell’uguaglianza e della libertà della donna è assicurata dal e rappresenta la conseguenza logica del principio centrale che tiene in vita la società Inuit: il riconoscimento di autorevolezza presente in ogni membro della comunità inuit. 

Ogni membro della comunità è quindi visto come individuo indipendente e perciò dev’essere a lui riconosciuto un elevato livello di libertà ed uguaglianza.

Concludendo questo articolo e citando nuovamente Pierre Clastres possiamo quindi sostenere che anche l’organizzazione sociale degli Inuit sembra regolata dalla stessa “legge” fondamentale che la società primitiva insegna ai propri membri: 


““Voi siete dei nostri. Ciascuno di voi è simile a noi, ciascuno di voi è simile agli altri. Ciascuno di voi occupa fra noi lo stesso spazio e luogo: li conserverete. Nessuno di voi è meno di noi, nessuno di voi è più di noi. Non potrete dimenticarlo.”